Fare pubblicità senza dati misurabili è come giocare alle slot. Punti qualche soldo e speri che succeda qualcosa.
Ma la pubblicità non è un gioco d’azzardo. E se vuoi risultati concreti e costanti dalle tue campagne pubblicitarie, devi sapere come misurarle.
Altrimenti, finirai per buttare via migliaia di euro e rovinare la reputazione della tua azienda.
Quindi, lascia che ti mostri 3 semplici dati o KPI (Key Performance Indicators) con cui puoi misurare ogni pubblicità e che ti serviranno per il resto della tua vita imprenditoriale:
1. Il Numero di contatti e il Costo per contatto
A noi non interessano i click. Ci interessa sapere se quel click si trasforma in un potenziale cliente.
Per questo motivo, stare a guardare il numero di click o il costo per click non ha senso. A meno che non ti serva solo del traffico organico.
Il dato a cui devi sempre dare un occhio è il numero dei contatti.
Quanti contatti hai ricevuto con l’annuncio? Quante persone ti hanno chiamato o messaggiato? Quanti hanno compilato il modulo?
Questo è il dato più importante in assoluto.
Ma è anche fondamentale che il costo per ottenere un contatto sia basso. Più è basso, meglio è. Ed è questo l’obiettivo che si deve fissare ogni campagna pubblicitaria.
Ora, per fortuna Facebook e Google ci indicano già questo costo per contatto o “Cost per Lead” (CPL) in inglese. Ma puoi fare un calcolo veloce anche tu. Ed è molto semplice.
Ti basta dividere quanto hai speso in pubblicità per il numero di contatti che hai ottenuto.
Per esempio, se ho investito 1000 € in una campagna pubblicitaria e ho ottenuto 100 contatti, il costo per contatto sarà 1000/100, quindi: 10 €.
Ciò significa che dovremmo spendere 10 € per avere un contatto.Semplice, no?
Ma ancora più importante è…
2. Il Numero di conversioni
Ora che sappiamo quanti contatti abbiamo attirato con il nostro annuncio, ci manca un dato fondamentale…
In quanti si sono convertiti in clienti? In quanti hanno comprato dopo aver visitato il nostro sito? In quanti hanno prenotato una consulenza con noi?
Il tasso di conversione è l’obiettivo finale di qualsiasi pubblicità.
Più è alto, più clienti attireremo, più successo avranno i nostri annunci.
Ma la vera base di una pubblicità è…
3. Il Ritorno sull’investimento (ROI)
Detto in parole semplici, il ROI (Return on Investment) è quanto ti torna indietro dall’investimento che hai fatto in pubblicità.
Ed è molto facile da calcolare:
Numero di vendite - Investimento
———————————————
Investimento
Mettiamo che abbiamo speso 1000 € per la nostra campagna pubblicitaria e abbiamo aumentato le vendite di 5000 €.
Il ROI sarebbe 4%.
Ti sembra poco?
A noi basta un ROI di 1.5 o 2% per far diventare la campagna pubblicitaria un profitto e non un costo. Un 2% significa che abbiamo duplicato l’investimento fatto.
Ovvio che se il ROI è inferiore all’1% saremmo in negativo. Quindi, tutto ciò che è sopra l’1% è positivo. Chiaro?
Usa questi KPI per la tua prossima campagna pubblicitaria
Se c’è una cosa che ti devi ricordare di questo articolo è che ogni annuncio pubblicitario che fai deve essere misurabile.
Devi sapere se sta andando bene o no e come puoi migliorarlo.
Senza dati alla mano, la pubblicità diventa una scommessa senza senso, che ci fa perdere soldi. E noi questo non lo vogliamo.
P.S. Se anche tu fai pubblicità o vorresti farla, ma non hai il tempo, lascia che ti diamo una mano.
Compila questo modulo e parliamone assieme.
Nessun costo. Nessun obbligo:
Edoardo Ghiglione
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